Dylan Dog n 374. “La fine dell’oscurità”, 2017 Le Buone Intenzioni, con la maiuscola mi raccomando, perché quando non sai cosa stai dicendo è bene piazzare una bella maiuscola ad evocare che non si tratti di nulla di comune. Eppure non è così. È piuttosto comune dichiarare buone intenzioni, per esempio aspettative su di sé e…
Continua a leggereEmozioni riflesse allo specchio.
“Non uscirete di qui prima che v’abbia messo davanti uno specchio in cui vi vedrete fino in fondo all’anima.” Amleto, W.Shakespeare Sembra essere convinzione condivisa che il riflesso, l’immagine capovolta che ci restituisce lo specchio, non sia esattamente la riproduzione oggettiva della realtà e che dentro l’argento lucidato si possano costruire possibilità diverse dal reale.Magia…
Continua a leggereQuale Immagine
Editoriale Luglio 2021 Questo mese vorremmo occuparci di una questione che viviamo, incontriamo e con cui facciamo i conti da sempre, sia individualmente che socialmente: l’immagine. Immagine intesa come il modo con cui ci presentiamo nei contesti sociali, ai nostri interlocutori, alla famiglia, a noi stessi.Il nostro corpo, le nostre movenze, così come la cura nel…
Continua a leggereDistanziamento, isolamento, solitudine. Le parole del covid
Distanziamento, isolamento e solitudine sono parole che ho sentito evocare spesso in questo periodo di pandemia.
Sono i modi con cui le persone si raccontano, parlano di loro, dichiarano i loro problemi e dicono come stanno cambiando i rapporti con l’altro oggi.
Sono parole che fanno sentire soli. Che necessitano il porsi domande e comprendere in che modo sono in rapporto con la nostra esperienza e i nostri vissuti.
Sono parole che se inserite in questo momento storico ci dicono qualcosa di come e dove stiamo.
Dove è quando
Seconda stagione estiva dell’era pandemica. Sempre più spesso è possibile intercettare conversazioni in cui alla domanda “dove?” viene risposto un “quando”.Sembra immediato, ormai assimilato, una conseguenza ovvia: dove è quando.Lo si deduce dallo scambio di poche battute tra conoscenti, per strada, davanti alle scuole, nei corridoi ancora semi frequentati degli uffici. Ne parlano i pazienti a…
Continua a leggereQuale Riapertura
03 giugno 2021. Mentre l’Europa e parte degli stati mondiali riaprono le loro frontiere e si preparano alla vita, noi della redazione di ComeQuando ci ritroviamo con nuova carica a lavorare all’uscita del nuovo editoriale.
Continua a leggereBambini ed Educazione di genere: che confusione il mondo degli stereotipi
Con educazione di genere si intende quel complesso processo di pratiche orientate a promuovere consapevolezza di genere e cultura della differenza, sia nei contesti formali (scuola, università), non formali (associazioni, famiglie, volontariato) e informali (mass media e social media). L’obiettivo è quello di mettere in discussione gli stereotipi di genere, i miti inerenti i ruoli sociali associati al genere, le rappresentazioni ed il valore affettivo delle differenze.
Continua a leggereQuale genere di psicoanalisi
Sotto il grande cappello dei femminismi, si organizzano forme di attivismo culturale nell’ambito dei quali, sembrerebbe, venga rieditata ed aggiornata sia la funzione che il ruolo dell’intellettuale contemporaneo.
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Sessualità, via regia
Ho appreso con un certo sconcerto la storia di diversi percorsi analitici di colleghi e amici, magari anche lunghi nel tempo, dove non è stata fatta menzione della sessualità. Contro ogni stereotipo sulla psicoanalisi che la vuole erroneamente pansessualista, questi racconti parlano di un’esperienza di rimozione importante di questo aspetto della vita dalla relazione terapeutica. Condivido l’ipotesi e la metodologia secondo la quale si lavora sempre su ciò che porta in colloquio chi decide di lavorare con me e non su ciò che qualche teoria reputa importante esplorare a prescindere dalla relazione che si va organizzando. Fin dai primi colloqui vale la pena ascoltare e farsi orientare dall’altro, lontano da qualunque logica anamnestica, nell’ipotesi che lui/lei sappia più di chiunque altro perché è lì davanti a te.
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Trasgressione è quando
Quando parliamo di trasgressione la prima posizione che si può assumere è quella di contestualizzarla all’epoca, alla società e alla cultura in cui viene pensata.
Al nostro tempo, il concetto di trasgressione sembra aver perso qualsiasi connotato negativo e, talvolta, di aver perso del tutto interesse. Non vi è trasgressione che non sia già stata agita e sperimentata.
La trasgressione puó custodire in sé la nostalgia di un passato in cui agirla ha significato sentirsi liberi di sovvertire e costruire nuovi modi per esprimersi.
Ho voluto trattare il tema della trasgressione perché incuriosita da alcuni stimoli che, messi insieme, mi hanno permesso di rintracciare questioni all’interno del mio lavoro come terapista