“Si deve ammettere che hanno ragione i poeti di scrivere di persone che amano senza sapere, o che sono incerte se amano, o che pensano di odiare quando effettivamente amano. Sembra, quindi, che le informazioni ricevute dalla nostra coscienza che riguardano la vita erotica siano particolarmente soggette all’incompletezza, lacunose o false”. S.Freud
Le parole di Freud ci accompagnano nel ribadire l’intrinseca ambivalenza e complessità del mondo emozionale.
Se consideriamo le emozioni come fenomeno sociale, cioè appartenente alle relazioni che abbiamo tra noi e con il mondo, anche la vita erotica sarà dominio dei rapporti.
L’esperienza dell’eros è variegata. Ciò che alimenta il nostro desiderio, ciò che eccita e consente l’accesso al piacere, è quanto di più situato nella storia ci sia, non solo individuale. Oggi la sessualità sembra avere divorziato dell’erotismo. La sessualità è divenuta il luogo della standardizzazione, in barba alla complessità delle nostre emozioni. Non c’è più sensualità dentro la sessualità. Questo fenomeno ha colonizzato il nostro immaginario sulla sessualità. L’incontro con l’altro, anche sessuale, viene così ridotto ad azione, compito, performance.
La fortuna della pornografia ne è l’espressione.
Durante il lockdown Purnhub ha aperto la sua sezione Premium gratuitamente.
Youporn, Red Tube e siti analoghi hanno visto un incremento del 700% dei click.
Tutti si domandano cosa comporti la fruizione massiccia dei prodotti pornografici ma nessuno si domanda a cosa sia dovuto e se corrisponda ad un generico fastidio che la nostra cultura prova nei confronti di ciò che non è “evidence based”, come la pornografia.
Esplicita, misurabile, ostensibile. Falsa.
Parliamo di sessualità.
Parliamone a partire dalle suggestioni ricevute durante il lockdown e dagli scambi con i nostri pazienti durante il lavoro di analisi.
Si è registrato un aumento del desiderio, dentro le coppie, nei single e nelle distanze, che hanno acuito bisogno di espressioni fisiche di possesso e appartenenza.
Useremo il pretesto del lockdown per provare ad attivare una riflessione su un tema che è sempre nella mente di ognuno ma spesso taciuto e difficile da pensare se lo si guarda in rapporto alla cultura e alla storia del contesto in cui si esprime.

Carolina Host
Psicologa Clinica e Psicoterapeuta
ad orientamento Psicoanalitico