Con educazione di genere si intende quel complesso processo di pratiche orientate a promuovere consapevolezza di genere e cultura della differenza, sia nei contesti formali (scuola, università), non formali (associazioni, famiglie, volontariato) e informali (mass media e social media). L’obiettivo è quello di mettere in discussione gli stereotipi di genere, i miti inerenti i ruoli sociali associati al genere, le rappresentazioni ed il valore affettivo delle differenze.
Continua a leggereQuale genere di psicoanalisi
Sotto il grande cappello dei femminismi, si organizzano forme di attivismo culturale nell’ambito dei quali, sembrerebbe, venga rieditata ed aggiornata sia la funzione che il ruolo dell’intellettuale contemporaneo.
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Principesse senza mal d’amore
C’erano una volta le Principesse. Dagli abiti sbuffanti, vaporosi e lunghissimi.
Principesse rinchiuse, addormentate, nascoste, sfruttate nella propria casa, addomesticate all’attesa.
L’implicito è che, un giorno non lontano, conosceranno un principe che le sposerà e le porterà nel proprio castello dove vivranno felici e contente per tutta la loro vita.
Attesa, pazienza, noia e rapimento.
Sì, forse la parola rapimento sa di alquanto drammatico ma passatemi l’iperbole emozionale.
Le principesse di cui ci hanno letto fin da bambini non hanno alcun pregio o valore se non quello di attendere che arrivi un uomo a risolvere i problemi, a liberarle dal drago-matrigna-torre-sonno, per poi imporre loro di lasciare tutto per seguirlo until the end of time.