Identità tra Social e Web. Cosa scelgo di rappresentare

Assistiamo oggi al proliferare di nuovi codici sociali all’interno del mondo web e dei social, che influenzano le nostre relazioni e il nostro comportamento sia nel mondo del web che quello al di fuori.
Siamo costantemente immersi nella cultura dei like, della reputazione online, della fake identity, dei follower, degli hashtag e dei selfie.
A gran velocità ci siamo ritrovati a muoverci nella nostra quotidianità seguendo nuovi organizzatori della relazione sociale. Sembrerebbe fantascientifico, come lo fu nel 1977 il primo capitolo della saga cinematografica Guerre Stellari, ma le regole che governano il cyberspazio hanno invaso il nostro mondo, non più per la lotta tra il bene e il male, ma tra il vero e il falso.
C’è chi li ama, c’è chi li odia, ma ai social nessuno resta indifferente.

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Bambini Mascheriamoci! Il gioco simbolico e l’uso del travestimento nell’infanzia

Febbraio, mese freddo, mese corto, che sembra passare in un lampo, lasciandosi dietro qualche giornata di sole e un tappeto di briciole di carta: i coriandoli.
Sui marciapiedi, nei parchi, davanti alle scuole e nelle piazze si continuano a trovare per mesi, fino quasi all’estate questi trucioli colorati tondi o elicoidali che ci riportano alla mente bambini travestiti da pirati, principesse e maghi che corrono sotto una pioggia di carta colorata.
Il carnevale ogni anno propone, soprattutto ai più piccoli, il tema della maschera e la domanda dei grandi: da cosa ti vuoi mascherare?

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Maschi #nofilter

Chi fa il mio mestiere sa che la capacità di adattamento al contesto è un importante indicatore di salute e di qualità della vita.
Differentemente da quanto è diffuso nel senso comune, una certa forma di coerenza – quella forma di incorruttibilità dello spirito che ci fa dire di una persona che è “tutta d’un pezzo”- non è un pregio da esibire.
Penso che la capacità di mettere in gioco parti di noi differenti in contesti differenti è una preziosa forma di intelligenza e competenza sociale.
È importante ricordarlo quando ci viene voglia di spiegare a qualcuno come funzioniamo.

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Da cosa ti mascheri?

Febbraio, carnevale. Sfilate di maschere che giocano ad alternarsi in movenze ambigue e grottesche, attendiamo la primavera.
La maschera, come è noto, ha origini lontane.
Nel teatro greco, ad esempio, intorno al VI secolo a.C. , le maschere avevano i tratti del volto molto accentuati: addolorate e smostrate nei drammi e sformate e sorridenti nelle commedie. Servivano, da una parte, a rappresentare il carattere del personaggio attraverso la sua esagerazione così da essere visibili e udibili anche da lontano, dall’altra a nascondere l’individualità dell’attore, la sua persona ed i lineamenti del volto. Esibire ed occultare sono le due funzioni della maschera.

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